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Articoli con tag “Napoli

baciati dall’amore

Tano Bambardella e Gaetano Gambardella sono due persone abbastanza diverse, uno è un boss della camorra, l’altro è invece l’onesto capostipite di una famiglia numerosa e frizzante.

Tano esce dal carcere e Gaetano, suo quasi omonimo e sosia, viene scambiato per lui.

Comincia un rutilante tramestio di avventure, che si mescolano alla già pittoresca situazione familiare di Gambardella, dei suoi cinque figli, tra cui Carlo,  protagonista di una tormentata storia d’amore con una certa Valentina…

‘Baciati dall’amore’ è una serie in sei puntate firmata da Claudio Norza, con Lello Arena, Pietro Taricone, Flavio Montrucchio, Maria Amelia Monti, Alessandra Barzaghi,  Giampaolo Morelli, Gaia Bermani Amaral, Marisa Laurito, Irene Maiorino, Federica Sabatini, Achille Sabatino, Eduardo Imparato. Da questa sera, alle 21.10, su Canale 5.

Baciati dall'amore Pietro Taricone

PS: CIAO, PIETRO!


Tintin, l’unicorno e l’italico poker d’assi

Giovedì 27 comincia l’avventura della VI edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si concluderà il 4 di novembre.

Il Marco  Aurelio d’oro sarà assegnato da una giuria presieduta da Ennio Moricone e, per quanto riguarda il nostro cinema, sarà conteso da un quartetto di pellicole d’assoluto interesse, accomunate dai valori tradizionali della famiglia e dell’amarcord:

  •  Il cuore grande delle ragazze‘ di Pupi Avati;

                 (rileggi l’articolo dedicato);
  • La kriptonite nella borsa‘ di Ivan Cotroneo;

Tratto dall’omonimo libro di Cotroneo. Napoli, 1973: Peppino ha sette anni e vive in una situazione familia. Quando la madre va in depressione, viene adottato dagli zii, patiti della “Swingin’ Naples”, pittoresco insieme di danze, feste, incontri, devianze lievi e meno lievi. La nonna fa la sarta, il nonno alleva e sevizia pulcini colpendoli nei loro sentimenti, Gennaro (da qui il titolo) crede di essere Superman ed è ossessionato dalla kryptonite. Peppino, come fece anche Hans Christian Andersen, si solleva da un contesto così anomalo e impara a volare. 
  • Il mio domani‘ di Marina Spada; 

Monica (Claudia Gerini), donna in carriera, ha una relazione con il suo presidente Vittorio (Paolo Pierobon) ma si accorge di un progressivo attaccamento di questi alla sorellastra simona Simona (Claudia Coli) e al padre (Raffaele Pisu). Vive una fugace relazione con Lorenzo (Lino Guanciale), conosciuto a un seminario, ma continua ad essere perseguitata dalle sue inquietudini. In seguito ad un evento molto forte, come la morte del padre, avvia un percorso interiore e si rende conto che il suo mondo di prima, affettivo e professionale, era pieno di ambiguità e inganni. 
  • Il paese delle spose infelici‘ di Pippo Mezzapesa.

Dal romanzo di Mario Desiati. Il contesto è quello di un piccolo paese del Sud, con inquinamento, droga e politicanti. Veleno e i suoi amici sono figli della strada e sono accomunati da una vita vissuta in sella a un motorino o sul campo di calcio della ‘Cosmica’, la loro squadra di calcio. Infatti il leader di Veleno (che è un neofito), Cimasa, Capodiferro e Natuccio, è Zazà, una sorta di  pibe de oro. Il fratello di questi, Graziano, è uno spacciatore e usa il fratello come corriere. Veleno diventa portiere della Cosmica e Zazà sembra a un passo dal provino che ti cambia la vita.
Quando incombe, come una donna angelicata, la bellissima Annalisa, ragazza che, dopo aver tentato il suicidio gettandosi dal tetto della chiesa, diventa una sorta di mito metropolitano, su cui ognuno crede di sapere qualcosa.
Annalisa racconta un po’ di sé a Veleno e Zazà, che la ascoltano come di fronte ad una sacra apparizione e finiscono con il prendersi cura di lei. Tant’è che Zazà finirà in galera proprio per difenderla dalle insidie di Dentedellabalena, che fornisce la droga al fratello. Tutto sembrerebbe perduto, ma… 

Nell’ambito della manifestazione, inoltre, verrà presentata l’anteprima italiana de ‘Le avventure di Tintin: il segreto dell’unicorno‘, ultima fatica di Steven Spielberg, considerata da molti di particolare interesse per l’ottima tecnologia in 3D ed il perfetto realismo.

Nelle sale italiane da venerdí, l’opera è già stata salutata a Parigi e a Bruxelles.

 


balli a Napoli e non muori

Il giovane del video sottostante ha usato il linguaggio della danza per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema che attanaglia l’antico e nobile capoluogo della Campania:

i rifiuti.

Comincia a danzare da solo, in mezzo alla spazzatura ma anche alle bellezze di Napoli, e riesce ben presto a coinvolgere gli altri, dimostrando quanto la solidarietà e la sensibilizzazione siano importanti:

 

 


simm’e Napule, paisa’

Un ex collega mi raccontava di avere una volta lavorato ad una fiction interamente realizzata a Napoli. Siamo noi i primi a disprezzare i luoghi comuni ma, stando a quanto raccontato, i credit erano di questo tipo:                                 
                                  regia    Gennaro Scognamiglio

             assistente alla regia    Filippo Scognamiglio

                            montaggio    Ernesto Scognamiglio

        assistente al montaggio    Giuseppe Scognamiglio

             operatori di ripresa    Calogero Scognamiglio

                                               Salvatore Scognamiglio

                                               Francuzzo Scognamiglio

                                 Trucco   Esther Scognamiglio

                                 Costumi  Giuditta Scognamiglio

Si ringrazia la Scognamiglio Enterprise per l’uso dei locali e dei mezzi tecnici (Scognamiglio è un cognome fittizio, of course…).

Un mio professore di marketing, più maligno, raccontava invece il seguente aneddoto. Un’azienda ortofrutticola stava introducendo in Italia il mango e aveva bisogno di una campagna di comunicazione che accompagnasse l’arrivo del prodotto nel nostro Paese. Vennero contattate tre agenzie, due del nord e una di Napoli. Arrivò il giorno del brief. La prima agenzia presentò uno studio raffinatissimo, presentato con dovizia di mezzi tecnici e strumenti multimediali. La seconda agenzia preparò una piccola sfilata, con hostess in tiro che presentavano i diversi passaggi della campagna. Arrivato il turno della terza agenzia, il loro direttore creativo si sarebbe espresso in questi termini:

“Signuri’, voi avete fatto cose complicate! A’ presentazione, e’ vallette… Noi invece abbiamo pensato una cosa semplice semplice, che si può sintetizzare con una semplice frase: Mango? Mango p’o’ cazz’, mango p’a’ capa!”

E un altro professore, stavolta d’informatica, aggiungeva: “Sapete per quale motivo negli USA hanno i negri e noi abbiamo i napoletani? Semplice! Perché loro sono arrivati prima!”

Storielle di pessimo gusto, che si commentano da sole.

Io ho vissuto, studiato e lavorato un po’ in tutta Italia. Napoletani ne ho conosciuti molti, e ricordo la gran parte di essi con simpatia e affetto. Per non parlare della bellezza del capoluogo partenopeo! A tutt’oggi gran parte del mio cuore è in via Caracciolo, via Toledo e Piazza del Plebiscito!